Intelligenza Artificiale: una parola che sentiamo ovunque e ogni giorno, applicata a mille realtà, ma cos’è realmente? E perché dovrebbe essere utilizzata nel mondo del lavoro?

L’Intelligenza Artificiale è la scienza della costruzione di macchine intelligenti, dove per “intelligenti” si intende capaci di svolgere un’infinità di compiti: acquisire ed elaborare dati e informazioni, prendere decisioni e risolvere problemi, interagire con noi. Quindi, ciò che rende utile l’AI (acronimo di Artificial Intelligence) è la possibilità di creare sistemi capaci di eseguire compiti che altrimenti avrebbero richiesto l’intervento umano.

Per svolgere tali compiti può essere necessario uno spettro ampio di capacità risolutive dell’AI, motivo per cui la comunità scientifica l’ha suddivisa in due categorie:

• Weak AI: intelligenza artificiale debole o ristretta, significa che è stata addestrata per eseguire attività specifiche;
• Strog AI: intelligenza artificiale forte, composta da intelligenza artificiale generale (AGI) e superintelligenza artificiale (ASI), dove la prima immagina un’AI con le stesse facoltà dell’intelletto umano, un pensiero autonomo e consapevole, la seconda prevederebbe anzi un superamento dell’umano.

Ad oggi la Strong AI è un argomento prevalentemente teorico, mentre la Weak AI è quella con cui interagiamo quotidianamente. Definirla “ristretta” può far cadere in errore: le attuali applicazioni dell’AI non mostrano capacità umane di autonomia o consapevolezza, dipendono dalla disponibilità di dati.